Antologia della critica
Antologia della critica
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Gladia Angeli, L'illustrazione Pubblicitaria

Il mare è sempre stato fonte di ispirazione, ma pochi come G. Arigliano ne hanno sentito così intensamente la superba bellezza e l'intima potenza... da rendersene spiritualmente parte integrante... Arigliano sa penetrare nello spirito della natura e delle cose... ci riporta nei paesini di campagna e anche negli angoli dolci e quieti, egli mantiene vivo un ardore e una potenza, che nasconde al di là del cielo, e non importa anche se lontano, il mare.

Avanti di Milano

.. al clima largo e pieno di respiro delle marine ottime nella cromatica e sature di poesia del ligure G. Arigliano.

M. Balestreri, Prisma 80

... il suo atto creativo si arricchisce di dettagli, nella suggestione delle trasparenze, nei ritmi movimentati della vegetazione. Anche in questo suo lirico meditare, Arigliano non si lascia sedurre da inutili note romantiche, le sue trascrizioni naturalistiche possiedono una concretezza serena che nasce dall'intima ma serena visione delle cose, dalle metamorfosi tristi e gioiose dell'universo.

Decio Lucano, Il Lavoro

Nei quadri del pittore Arigliano il mare viene scoperto da una semplice spatola che rivela la semplicità dell'artista: il mare allora, questa brutta bestia, si lascia ammansire sulla tela da prospettive inedite, da colori che gli sono congeniali, da trasparenze che può scorgere chi ha gli occhi puliti.

Macellari, Libertà

... senz'altro l'opera che ha raccolto i più vasti consensi per l'accuratezza del disegno e la gioiosa interpretazione cromatica...

Enrico Mandelli, Piacenza Oggi

Anche quando il mare non si vede direttamente, è nell'aria e nella luce: la ventilazione impedisce il formarsi di foschie, le cose acquistano linee taglienti e definite, i colori sono nitidi e squillanti, vien voglia di cercare gli occhiali affumicati... perciò la sua pittura ha del "trompe-d'oeil", dell'"illusione", dell'inganno a volte. I motivi che Arigliano predilige e tratta con estrema bravura sono le trasparenze d'acqua... Il fissare questi dipinti ti dà un senso di vertigine: il leggero moto ondoso delle acque genera un'infinità di luci e di colori a diversa altezza e di estrema instabilità... I natanti sono cosi reali che ad un certo momento non ti sembrano più: magismo, surreale comunque.

Giacomo Migone, Il Nuovo Cittadino

I suoi soggetti marini restano ognora i più interessanti, perché denotano una profonda conoscenza dell'autore dei fondali marini, del mondo subacqueo, di quella misteriosa vita che si svolge, come in ritmica e serena danza tra le scogliere... Le luci, le trasparenze, la limpidezza delle acque marine, sono divenute, per il pittore, ritmiche musicali, ideali corrispondenze di sensi; celate sotto il mare, si sono per lui rivelate, nella loro effusiva espansività, fiabesche visioni di un mondo marino misterioso, palpitante di opulenta vitalità, di avvincente richiamo.

Giacomo Migone, Il Cittadino

Il mare resta, per Giuseppe Arigliano, un ideale rifugio, non più di trepida attesa, ma di serena osservazione, di contemplazione, nell'intima aspirazione d'immedesimarsi, idealmente in esso... Sensibili approfondimenti si notano nel paesaggio, soprattutto dell'entroterra ligure, in cui la fedeltà interpretativa ambientale sembra favorire le elegiache risonanze dei verdi colli, o di nostalgiche vallate...

Sergio Paglieri, Il Secolo XIX

... paesaggi liguri ariosi e ben costruiti. Tant'è si finisce sempre davanti alle marine che danno le trasparenze del cristallo e riproducono amorosamente la poetica amorevolezza della luce che scorre sulla superficie increspata delle acque. Una prova di bravura, di gusto e di sentimento che trova la sua più originale testimonianza in una affascinante visione subacquea...
... una serie di ottimi dipinti a olio, eseguiti con una tecnica impeccabile e ricchi di vigore espressivo... un segno di freschezza creativa, sostenuta da una tavolozza estremamente duttile...

Emilio Pedrocchi, Riviera Express

Della natura G. Arigliano ama soprattutto la luce e i colori, quei colori che egli porta vivacemente sulle tele con un segno sciolto e preciso... un segno che indugia spesso nei dettagli non per desiderio cronistico o, peggio, per spunti a note di folklore, ma esclusivarnente per la necessità di cogliere tutte e interamente quelle variazioni di luce e di colore che la natura gli offre... Coloritore dunque fresco e spontaneo G. Arigliano, per altro non disattento alle sottili variazioni tonali del colore specialrnente in quelle particolari visioni sottomarine che di lui molto apprezziamo... che G. Argliano dipinge... per un più profondo e sentito bisogno di isolamento, di solitudine, di contatto diretto con quel mare che tanto egli ama e cui tanta della sua vita ha dedicato...